Israel Channeling 6, letter “I”

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Traduzione di Elena Cavaiani; revisione di Gabriella Campioni e Gian Piero Abbate

 

Saluti miei cari, io sono Kryon del Servizio Magnetico.

Ci troviamo sulla Montagna delle Beatitudini, potreste sentire il vento che soffia in sottofondo. È una magnifica fine di giornata, gli alberi cantano per la gioia di essere in questo luogo, com’era già stato detto, ancor prima che cominciassi, su quanto sono benedetti gli esseri umani. Le molte cose e i concetti presentati in questo luogo sono moderni, vivono OGGI nella loro verità.

Questa canalizzazione di oggi non sarà lunga, non è una canalizzazione che conterrà grandi informazioni, non è nemmeno così nuova; vogliamo soltanto che la percepiate. A tutti voi sta venendo inviata energia proprio ora, e il tipo di energia dipende da qual è l’atteggiamento di chi la riceve. Questo luogo significa qualcosa per voi? Quando lascerete questo luogo, sarete in qualche modo diversi? È semplicemente la fine di un’altra giornata di turismo… o di più?

Quello che è successo qui, o metaforicamente qui, è ciò di cui parliamo, ma non è l’argomento di questa canalizzazione. Esamineremo brevemente un’altra lettera: la lettera è “I”. È l’ultima volta che esaminiamo una lettera perché ora la parola è completa. Nelle 13 canalizzazioni ci saranno tre parole, e la “I” che desideriamo esaminare fa parte di un’affermazione (che) è appropriata per questo luogo e per questo tempo. Ed ecco l’affermazione: “Io sono quel Io Sono “.

La prima volta che il mio partner (Lee Carroll) l’udì, da bambino, chiuse gli occhi e chiese a sua madre: «Questo è inglese?» È un nonsenso, in inglese, perché la parola “sono” dev’essere seguita da qualcos’altro – io sono stanco, io sono felice, io sono gioioso, io sono accaldato - ma “io sono quel Io Sono” non aveva alcun senso. Quando il mio partner crebbe e divenne adulto e l’udì più e più volte nei circoli spirituali, non andò in alcun modo meglio! Ora, da adulto, (quando) suo figlio gli ha chiesto: «Papà, che cosa significa questo?» ovviamente egli ha spremuto tutta la saggezza che poteva e ha dato la risposta: «Dio agisce con parole misteriose!»

(Quella frase) aveva più significato nella lingua nella quale fu data allora. Ci sono parole, in altre lingue, che non esistono in quella del mio partner o nemmeno nella vostra, perciò in questi pochi, brevi momenti, voglio rivelare che cosa significa, e questo sarà per il mio partner un "anti-figlio".

Per prima cosa dovete richiamare le due parole “Io Sono”. Queste due parole insieme significano qualcosa, perciò dovete raggrupparle e comprendere che la prima volta che vengono pronunciate sono dette da un umano e la seconda volta il significato è Dio.

Alcuni di voi hanno in realtà sentito l’espressione ”Il grande IO SONO”. È la grandezza di Dio, è la grandiosità dello Spirito, e questo concetto, quando fu presentato, era nuovo.

Seguite la logica e ascoltate! Se Dio è IO SONO, allora significa che Dio ha una personalità, un volto, non è unicamente un qualcosa nel cielo che ha creato quello che è il pianeta e gli umani e non si cura (di loro). Il concetto dell’IO SONO dovrebbe essere quello di un Creatore che è senziente, un Creatore che ha una personalità, un Creatore che può dire IO… SONO... e quello che viene dopo quel “sono” (è)… AMORE! È minimizzato, è invisibile, è… sottinteso! L’IO SONO, il grande IO SONO, è il Dio dell’amore.

Ora, sapendolo, quando l’essere umano dirà IO SONO QUEL IO SONO, l’essere umano sta realmente dicendo IO SONO qualcosa; ma non è appropriato, specialmente per quel tempo, dire “IO SONO DIO”, tuttavia lo è ora, perché voi POTETE dirlo. Potete dirlo con intenzione in un modo che non è egocentrico o in modo non credibile.

Guardandovi attorno potete vedere l’opera di Dio ovunque: gli alberi, il vento… e voi. Voi siete fatti degli elementi della Terra, la quale è stata fatta da Dio; siete la vostra stessa creazione e, secondo quasi tutti i Maestri che sono vissuti su questo pianeta, c’è un frammento del Divino dentro di voi.

L’idea in sé della dualità (significa) ciò che è umano rispetto a ciò che è Dio, e ogni umano ha la dualità. Se avete la dualità, ci devono essere due parti – il duale – e una di esse è Dio in voi. Questa è la spiegazione e, quando sentite “Io sono quel Io Sono”, l’affermazione è facile, molto chiara: «Io sono parte della Sorgente Creativa, un pezzo di Dio». Potreste anche ampliarla: «Io (gli) appartengo, in questo modo; per uno scopo “sono” in questo modo, innamorato di Dio... Io Sono.» Perciò per la seconda volta, oggi, diciamo: Chi siete voi? Potete proclamarlo? Siete realmente in grado di starvene lì e dirlo?

Io so chi è qui, so che cos’avete portato in questo luogo. Entriamo nel personale per un attimo: se siete un pezzo della Sorgente Creativa, non ci sono barriere tra noi. So che cos’avete passato, so perché alcuni di voi si trovano qui; so queste cose perché sono stato con voi. La vostra coscienza è parte della coscienza che è connessa allo Spirito; io c’ero durante le vostre gioie e anche durante i vostri pianti. Ora vi domando: chi siete davvero? Voi che siete lì seduti, chi siete? Riuscite a dire intendendolo, con orgoglio e credendolo: IO SONO QUEL IO SONO? E, se ci riuscite, ditelo ora. In verità.

E così è.