SanAntonio, Texas, 24 Gennaio 2016 Sanantonio

Presupposti

Traduzione di Elena Cavaiani, revisione di Gian Piero Abbate e Gabriella Campioni

Editing Pierluigi Tozzi

qui il video sottotitolato

 

Ambers Wolf: Scendete dentro il vostro corpo… faremo una meditazione. Prendete un respiro… e percepite l’energia nel vostro corpo e nella stanza e ciò che è stato qui per l’intero fine settimana: l’Entourage, il bellissimo e amorevole Entourage che ci aiuta a entrare in quello spazio dell’amore dell’”Io Sono Amore” e dell’”Io Sono amato”, e sappiate che quell’Amore è vivo in questo momento, in questa sala, in tutti quelli che vi si trovano e dentro il vostro stesso cuore. Percepite la presenza dell’Amore proprio ora… Prendete un respiro…. E lasciatevi cadere un poco più in profondità dentro il qui e ora, dentro lo spazio di ricezione da parte della Sorgente Divina, il “Tutto ciò che esiste”, (percepite) la presenza di quell’amore e di quell’onorare che tutti noi siamo e che condividiamo in quanto “famiglia”… Lasciate che il vostro respiro risuoni dolcemente con il battito del vostro cuore così da continuare ad ammorbidire quel luogo attorno al cuore, da continuare ad aprire quel luogo attorno al vostro cuore all’energia, alle possibilità di guarigione, all’amore senza fine che è qui e che sempre ci attende e che è sempre il bellissimo messaggio da Kryon.

 

Saluti mie cari, Io Sono Kryon del Servizio Magnetico.

Ancora una volta ci dev’essere una fase di adattamento; (questo) adattamento riguarda la realtà, il discernimento, il paradigma. Persino per quelli di voi che sono ben risvegliati e consapevoli (quello che vedete) è tuttora un uomo su una sedia (Lee Carroll). La voce è la stessa di un momento fa, ma quanti di voi riescono a discernere notano che l’energia non è la stessa.

Il mio partner sa che c’è un’energia compassionevole e benevola che scende come una ventata su di lui, gli dice che è il momento di andarsene ed egli lo fa. Se ne va in un modo che è molto difficile da descrivere, ma egli non è seduto qui, non proprio; sgombra il cammino non per essere sostituito, (ma) per una partnership. In passato lavorava a questo applicandosi di gran lunga troppo intensamente, poi ha imparato a lasciar andare e nel momento in cui ha lasciato andare, i messaggi sono iniziati a fluire: va così per tutto ciò che è umano. Egli ha parlato oggi e anche ieri di come usa la sincronicità, non la logica, per guidare la sua vita: ecco l’ingegnere che vi dice di non usare la logica! In realtà è una combinazione, nevvero? È la logica della sopravvivenza basata sul buon senso spirituale, ed è una logica che dice: «Lo spirito ha una visione panoramica che tu non hai.» Se perciò riuscite a imparare a fidarvi dello Spirito, avrete una visione panoramica che non potreste mai avere per conto vostro. In tal modo, invece di scegliere ciò che sapete, sceglierete ciò che non sapete ma è disponibile: questa è la sincronicità. Sapete, questo fa riferimento a un’area che avete tutti, ma che è difficile da raggiungere, veramente difficile (perché) bisogna uscire da ciò in cui e per cui vi sentite a vostro agio (la “zona di conforto”).

La fase di adattamento è terminata, alcuni di voi lo stanno percependo. Voglio che vi fermiate un attimo e respiriate, ed ecco la domanda: «Può essere realmente vero che in questo preciso istante non ci siano semplicemente messaggi (dati) da un uomo, ma che ci sia un Creatore benevolo di cui siete parte e che solo per un momento quel Creatore venga a parlarvi nella vostra lingua – la lingua che comprendete – in un modo che crea una più grande energia delle mere parole?» Alcuni di voi lo stanno percependo.

Queste canalizzazioni non trattano informazioni, queste sono canalizzazioni meditative perché me ne sto semplicemente (qui) e vi amo. Sì, ci sono coloro che stanno ascoltando. Sì, ci sono coloro che saranno su un piano totalmente diverso dal vostro, avranno un atteggiamento totalmente diverso dal vostro, un paradigma temporale diverso (perché) ascoltano quella che chiamate “registrazione”. Lo ricevono anche tutti loro perché lo Spirito è così: senza tempo! Se vi dicessi che lo Spirito conosce i potenziali di chi udrà questa (registrazione), sarebbe troppo strano per voi? Lo Spirito conosce i potenziali di chi ha problemi proprio ora; a distanza di giorni da ora, costui/costei si siederà, l’ascolterà e sentirà l’amore di Dio: è troppo strano? E se vi dicessi che è proprio così, capireste quanto siete vicino allo Spirito proprio in questo momento, quanto ci si cura di voi?

C’è un processo del quale DOVETE essere consapevoli. Vi abbiamo detto più e più volte che l’essere umano che se ne sta semplicemente seduto ad aspettare Dio starà lì per un bel pezzo… Potreste essere consapevoli dello Spirito, della grande Sorgente Centrale; potreste essere un vero credente; potreste realmente essere un’anima antica che dice: «Si, lo sento, lo conosco»… e potreste essere frustrati perché nulla accade. Voglio dirvi, come abbiamo detto altre volte: dovete afferrare la maniglia e aprire la porta, prima che possa accadere qualsiasi cosa. Occorre che chiediate con più della vostra voce; dovete crederci! Dovete essere in un luogo, forse persino inginocchiati, in un luogo dove dire: «Caro Spirito, dimmi che cos’è, ho bisogno di saperlo perché tutto questo deve cambiare, perché sono frustrato!» E allora comincia …

Alcuni di voi dicono: «L’ho fatto , ma è ancora un mistero!” Oh, è (davvero) un mistero perché avete aperto la porta d’accesso a un luogo che non conoscete. Il paradigma è differente. Dove andate quando aprite la porta? Dovete gettare via ciò che vi aspettate, dovete gettar via la logica. Dovete sentirvi a vostro agio nell’aprire la porta, entrare e dire: «Io appartengo a questo (luogo), non ci capisco nulla ma, ragazzi, come ci si sta bene!» Siete più che notati, miei cari, noi camminiamo con voi sempre, ma nel momento in cui dite: «Sono qui, sono pronto/a, sto varcando la porta!», allora inizia una partnership che prima non c’era. Questo è ciò che viene chiamato “libero arbitrio”. È interessante che in questa nuova energia ci siano più persone che cominciano a guardarsi intorno. Ci sono più persone che non capiscono che cosa non sanno e giungono in un luogo come questo per ascoltarmi; questo poi crea un’energia non necessariamente di comprensione di che cosa si tratta, ma un’energia che dice: «Finalmente so di poter aprire la porta!» Potrebbe essere tutto ciò con cui riescono a vivere, ma è tutto ciò che occorre loro.

Ma voglio andare oltre l’aprire la porta: vedete, in quest’energia c’è di più, molto di più. Userò una metafora, una storia.

Un uomo privo della vista apre la porta d’ingresso ed entra. Non può vedere nulla; sa di essere in un luogo speciale e fa ciò che ogni non vedente farebbe: esplora lentamente e attentamente. «Qui è dove c’è la porta, qui c’è la finestra, qui c’è un’uscita di sicurezza in caso mi occorra. Conterò i passi ascoltando per capirne il rumore. Troverò la cucina per il mio sostentamento, tutto quello che mi occorre per la mia sopravvivenza: esplorerò e troverò (questi posti), uno alla volta». Una volta fatto questo, dice allora: «Adesso è tempo di vivere qui. Apro la porta e sono nella stanza. Non so cosa aspettarmi, (ma) mi ci sento bene. Ho trovato la cucina, ho trovato la camera da letto: ora ho tutto quanto mi occorre.» Ed eccolo là, ci si stabilisce e ci vive per un mese, per un anno. Va a molti incontri in cui parlare della sua esperienza con lo Spirito e dice: «Io sono “dentro”, io conosco Dio, sono un’anima antica, ci sto bene, vedo cambiamenti nella mia vita». Ma c’è di più… Egli inizia a sentir parlare di cose che sono nuovi strumenti e dice: «Ho esplorato ogni fessura dell’area e tutte le stanze e non ho trovato strumento alcuno.» C’è un po’ di frustrazione perché il non vedente dice: «Voglio di più! So che c’è di più!» Egli va ad un’altra riunione: «C’è di più, vai e trovalo!» Cerca ancora ma non trova nulla di più di quello che aveva trovato prima… e poi riceve la visita di una persona che non è cieca , di una persona che può vedere molto meglio di lui, perché questa persona è molto consapevole di cose che lui non conosceva; parlano e il non vedente dice a colui che può vedere: «Ho cercato ovunque, puoi aiutarmi a trovare qualcosa che mi è sfuggito?» Il non vedente lo prega: «Che cosa c’è qui che mi è sfuggito?» La persona che può vedere guarda attraverso la stanza e dice: «Hai mai trovato l’ascensore?» L’altro risponde: «Pensavo che fosse una finestra… che cos’è l’ascensore?» Colui che può vedere dice: «Non sapevi di essere entrato in un edificio di 80 piani, hai passato la vita in un solo locale!» Quando rimane solo, (il non vedente) preme il pulsante, l’ascensore si apre ed è l’inizio di una personalità ascesa. C’è così tanto da esplorare!

Che cosa gli ha impedito di trovare l’ascensore? Primo: non sapeva che ci fosse, non sapeva che ci fosse un ascensore a disposizione, perciò per ogni elemento che toccava e sentiva aveva un concetto rispetto a ciò che sarebbe dovuto essere. L’ascensore, nel suo cervello che non poteva vedere, gli sembrava una finestra - una finestra che non poteva aprire - perché il suo cervello si aspettava una finestra.

Vado oltre: che cos’è che non vi aspettate, che cos’è che non conoscete o forse avete deciso che ci sia oppure no? Voglio dire a ognuno di voi che l’amore di Dio non è limitato all’unica stanza nella quale vivete.

Questa è una metafora: che aspetto ha la tua stanza, oh, tu che sei cieco perché non hai la “seconda vista”, perché non hai ciò che chiameresti il potere dell’intuizione? Hai la tendenza a decidere che cosa c’è e che cosa non c’è. Ci sono risposte e soluzioni per ogni singolo problema che avete portato qui. Su esse c’è scritto il vostro nome e alcune si trovano al secondo piano, al terzo piano, al quarto… Voglio che lasciate questo luogo sapendo che c’è un ascensore. Ovviamente è una metafora, sapete esattamente di che cosa sto parlando: che cosa non avete fatto, a cui non avete pensato o che credete di non riuscire a fare?

Sapevate che state gli uni nella merkaba degli altri? Lo sapevate? Se la merkabà, o merkàba, che è il campo sacro di ogni essere umano, è larga 26 piedi – 8 metri – significa che ognuno di voi è seduto nella merkaba di qualcun altro, forse nella sovrapposizione di quella di due, tre, quattro persone.

Voglio chiedervi una cosa: ci avete mai pensato e, se l’avete fatto, che cos’è? Significa qualcosa? Quando siete soli, non siete lì (nella merkaba di altri), quando non siete soli e attorno ci sono altre anime antiche, siete consapevoli dell’ascensore?! Lo sapevate che una coscienza collettiva è molto potente? Sapevate che un’akasha collettiva può essere qualcosa, un paradigma che non avete mai considerato prima? Che cosa potete fare, come gruppo di persone che la pensano in modo similare, quando tutti quei campi energetici sacri sono mescolati assieme e sono un tutt’uno?

Sapevate di poter modificare perfino il tempo atmosferico? Lo sapete quanto siete grandi? Ma vi sentite soli – nevvero? - e forse isolati – nevvero? – per via di quel singolo pregiudizio dell’umanità: ognuno è solo, ognuno ha un unico nome, un unico corpo, si muove da un posto all’altro da solo. Lo pensate, ma non è così… non è così!

Pensare… voglio che usciate dalla scatola della “singolarità”. L’edificio in cui vivete è più grande di quanto pensiate: sì, c’è un ascensore! Quando sedete vicino ad un’altra anima antica in una riunione come questa, c’è così tanto che non prendete in considerazione!

Fondamentalmente, in quanto “singolarità” guardate qualcun altro e (dite): «Ciao, come stai?» ed è tutto, mai comprendendo che c’è una connessione con una stupefacente quantità di potere, e (questo) potere è un potere benevolo e compassionevole. È esponenziale quello che potete fare quando vi riunite. Sapete, gli antichi lo sapevano; quando tenevano le loro riunioni e si trovavano assieme lo sapevano, se l’aspettavano, facevano un lavoro per (ottenerlo). Quando non avevano cibo a sufficienza, si riunivano e lo creavano, e gli animali andavano da loro. Che cosa ne pensate? Ci sono storie, che vi chiedete se siano credibili, nelle quali gli indigeni si riunivano sapendo che il potere che ottenevano insieme poteva cambiare Gaia, che essi avevano letteralmente il controllo sulla natura, su certe parti di essa, e stavano insieme immobili, in un groviglio, in un intreccio (di merkaba) o comunque lo vogliate chiamare: non aveva un nome! Questo creava qualcosa ed essi aspettavano, aspettavano e il bufalo veniva alla loro presenza, si accovacciava e rinunciava alla propria vita, proprio di fronte a loro, ed essi festeggiavano per una settimana.

Come spieghereste questa cosa? Questo è il potere della coscienza umana allineata con la natura, che è al vostro fianco, una benevolenza che è al vostro fianco, (proveniente) dalla Sorgente Creativa che è al vostro fianco. Non osate andare via da qui pensando di essere soli o che nessuno tiene a voi! C’è un Entourage che esce con voi. «Ma è al secondo piano!» Voglio che troviate l’ascensore!

Una metafora, ma c’è di più di quello che pensate, molto di più di quello che pensate: anime antiche, è ciò che attendevate! Alcuni di voi sono qui per questo. Sempre dicendo che per ciascuno di voi c’è qualcosa di più che non avete mai considerato ed è molto, molto di più di qualunque cosa sia stata insegnata oggi. Ci sono cose da esplorare in senso metafisico, esoterico, spirituale, dentro di voi, che stanno per esplodere e spalancarsi.

Anni fa l’ingegnere (Lee), che è l’uomo di fronte a voi, si sedette sulla sedia e si incuriosì riguardo a chi fosse Kryon, a che cosa fosse Kryon (chiedendosi): potrebbe essere doloroso? Potrebbe essere male? - Una domanda corretta, vero? - Potrebbe essere qualcosa che avrebbe preso il sopravvento sulla sua mente e rovinato la sua vita? È una domanda corretta, vero? Tutto basato sulla paura.

Ci sono coloro che ascoltano queste parole e si stanno facendo le medesime domande; hanno dei paradigmi che stanno accadendo loro e ne hanno paura: che cosa accadrà? Mi farà del male? È una cosa giusta? Il Creatore che è in voi è parte di voi ed è benevolo e pieno di compassione e d’amore: non vi farà del male. C’è voluto molto tempo al mio partner per accorgersi che, ogni singola volta che si metteva sulla sedia, ciò che percepiva era amore, perché… non essendo ciò a cui era abituato, era stupefacente. Il suo pregiudizio si frapponeva spesso: era una cosa giusta o non era una cosa giusta? E più e più volte, ripetutamente, tutto quello che facevamo era donargli amore… Poi venne il giorno in cui capì che andava tutto bene: aveva trovato l’ascensore! Questo è ciò che stiamo dicendo non affinché possiate canalizzare, ma affinché quello che è il vostro Sé Superiore possa incontrarsi sullo stesso piano con voi e possiate iniziare un viaggio che non avete ancora realmente affrontato - non l’avete ancora realmente affrontato.

Questo vi darà pace rispetto ai più grandi problemi che pensate di avere; forse non si risolveranno domani, il giorno dopo o il prossimo mese, ma avrete… sarete in grado di respirare perché sapete che (la soluzione) è nel vostro futuro, sta arrivando! Rilassatevi, è parte di voi e quando ci sarà il ciclo giusto si presenterà.

Lo Spirito non è uno Spirito giudicante. Il Creatore dell’Universo ha dei semi dentro di voi: voi sarete per sempre e siete sempre stati. La morte è un accadimento umano, non ciò che è spirituale. L’anima è per sempre, è sempre stata e sempre sarà. Il vostro nome va qui, vivrà per sempre. Il vostro nome va là, è sempre esistito. Ciò che per voi è tanto sacro da essere il nucleo centrale della vostra visione, il processo stesso del pensiero che è vivo dentro di voi con impresso il vostro nome è colui/colei che noi conosciamo, vive per sempre, non morirà mai - non quella parte - e voi sarete sempre consapevoli, anche quando lascerete questo pianeta, dell’amore di Dio.

Questo è il messaggio. È un buon (messaggio), vero? Pieno di promesse, di bellezza… se lo volete. Libero arbitrio ! Trovate l’ascensore! E così è.