KRYON ALLA SORELLANZA LEMURIANA LemurianSisterhoodlogo

LAS VEGAS, 16 DICEMBRE 2016

Traduzione ed editing : Deva Mati

Revisione : Giulia Di Biase

video sottotitolato 

 

Vi saluto, care Signore. Io Sono Kryon del Servizio Magnetico. Il mio partner si allontana. C'è una grandiosa storia spirituale, rappresentata dall'idea di ciò che chiamate la Sorellanza Lemuriana.

Attraverso il tempo e più di 30 canalizzazioni, abbiamo gradualmente presentato le nozioni su ciò di cui fate parte. Stiamo parlando a tutte coloro che stanno ascoltando, che sono donne, e vi diciamo questo: che in questo Cambiamento, in questo tempo magico, alla fine di questa Precessione degli Equinozi, il vostro [attuale] genere [sessuale] non è un errore, e che è il modo in cui sono state predisposte le cose e il modo in cui è stato [concepito] il piano; [ossia] che tutte le partecipanti della Sorellanza originaria, nell'arco dei molti anni, sono di nuovo vive oggi, come donne. Ed è così in modo che esse possano sentire, magari percepire, la storia di cui parliamo: che ci fu un tempo in cui le donne tenevano la bandiera, la fiaccola della Sciamanità. E che era naturale. E che gli uomini ne avevano bisogno, se lo aspettavano e si rivolgevano alle donne per questo genere di consigli e di supporto. Questa è stata la premessa fin dall'inizio. In realtà, non eravate necessariamente insieme durante la Sorellanza: infatti, si è disseminata nell'arco di molti anni, di molte incarnazioni. Ma non ha importanza,  perché i semi del vostro Akash l'hanno sperimentata e i semi del vostro Akash sono ciò di cui state parlando ora. Vi aggrega.

Non importa quante vite fa fossero, oppure se lo abbiate fatto insieme o no. Adesso c'è un essere insieme. Questa è la Sorellanza, un qualcosa di cui tutte voi avete fatto esperienza in un certo momento.

Le domande sono sempre state: Come potete metterla in pratica adesso? Che cosa significa? E abbiamo risposto ad alcune di queste cose. Abbiamo persino detto, l'ultima volta che eravate insieme: cercate ciò che manca, o le cose che non sono state fatte, che siano delle carenze e che siano spazi in cui potete instillare ciò che era prima. E non dovete riscrivere niente di ciò che sta accadendo ora, per farlo. Ma voglio sottoporvi qualcosa, proprio adesso. È per Mele'ha. È anche per le donne che si trovano qui.

Se potessi riportarvi indietro, a quel grande luogo che chiamate Lemuria, a quel piccolo continente, la montagna delle Hawaii, quando si trovava fuori dall'acqua, quando si elevava per oltre 30.000 piedi [ndt oltre 9.100 metri], nessuno ha mai chiesto dove si trovasse la Sorellanza - era un luogo vasto - e la risposta è che c'erano Sorellanze dappertutto. Vivevate sull'oceano: è lì che si svolgeva la pesca, è lì che erano le città e i villaggi, è lì che avveniva l'insegnamento, è lì dove non faceva freddo.

Perciò, c'erano Sorellanze dappertutto. Avete mai pensato che fosse una collettività? E ciò significa che ci potevano essere 40 o 50 Sorellanze nello stesso momento, su tutte le isole. Ora, c'era soltanto una montagna centrale: non c'erano isole, per dire. Ciò accadde quando cominciò l'inabissamento. E quindi dovete pensarla in modo diverso rispetto a oggi, [sul fatto] che fossero isole. Ma c'erano così tante Sorellanze, perché c'erano moltissimi villaggi. Il compito di Mele'ha - parte di esso - era di viaggiare di Sorellanza in Sorellanza.

Ma si verificò qualcosa e voglio dirvi di che cosa si trattò. E voglio darti alcune istruzioni, Mele'ha, e avrai un anno per mettere insieme tutto questo. C'era una consuetudine, per cui a Capodanno tutti loro facevano qualcosa insieme. Il calendario era diverso allora, ma, man mano che la stagione progrediva, c'era un Capodanno. Non lo chiamavano Capodanno: era una nuova energia, era un inizio e ogni singola volta veniva rinnovato.

La Sorellanza si presentava su tutto questo piccolo continente, e facevano qualcosa insieme. Potreste domandare "Come facevano a fare qualcosa tutte insieme quando non c'erano orologi? Quando non vi era alcun riferimento temporale?". C'è e c'è sempre stato. E nel caso di Lemuria erano le maree. Ogni Sorellanza aveva un marcatore. Dopo che il Sole era calato e dopo un certo tempo, quando la marea era a un certo livello, veniva posizionato il marcatore e vi veniva legata una cordicella nell'acqua e, quando l'acqua lo copriva, anche di poco, ricevevano tutte lo stesso messaggio allo stesso tempo e cominciavano il servizio: una celebrazione. E che celebrazione era? Ciascuna donna del cerchio raccontava che cos'era accaduto di bello quell'anno: parlavano della nascita dei loro figli, ricordavano chi era trapassato e parlavano  della celebrazione della vita di chi non era più con loro.

In tutto ciò che facevano, anche se qualcuna di loro aveva avuto una malattia, parlavano delle sfide che avevano dovuto attraversare, aiutandosi a vicenda, pronunciavano i nomi di chi era andato da loro e le aveva aiutate e lavate e aveva toccato loro la testa, non c'erano lamentele! Perché le insegnanti che avevano i Lemuriani, le insegnanti originarie, avevano insegnato loro riguardo alla coscienza; non riguardo alle affermazioni - quello era un po' troppo avanzato per loro - ma riguardo a come cose positive creino cose positive. Riguardo a come l'oceano stesso le ascolti. Riguardo a come le montagne e l'aria siano parte della loro vita, e a come, dicendo all'aria delle cose positive, ricevono indietro cose positive.

La festa era una celebrazione del nuovo anno. La facevano il più a ridosso possibile della sera prima in cui cominciava la nuova stagione; la nuova serie di stagioni, chiamate in modo completamente diverso da quanto facciate oggi e in un tempo diverso. Tutte loro si coordinavano dappertutto, in questo luogo che chiamate Lemuria, e tutte sapevano che lo stavano facendo nello stesso momento.

Mele'ha sovrintendeva da quella centrale, che era la sua. Ma lei sapeva anche che, non solo lo stavano facendo tutte allo stesso tempo, ma stavano cantando le stesse canzoni; stavano dando gli stessi messaggi, la medesima celebrazione. E per una volta l'anno erano collegate insieme come una cosa sola.

Voglio che facciate questo. È difficile, perché non è stato pianificato niente per quest'anno, ma entro un anno lo sarà. E ora avete la tecnologia per riunirvi su tutto il Pianeta come una gigantesca Sorellanza, per progettarla in modo che facciate la stessa cosa. Dove non venga detto niente di negativo, a prescindere da tutto; dove possiate riflettere sull'anno e celebrare le cose che hanno bisogno di esserlo, e osservare le sfide come qualcosa che avete superato e che vi hanno rafforzato per la prossima volta che dovesse accadere.

L'aggregazione di questa sola cerimonia preparava il terreno per tutti i villaggi, per tutto l'anno successivo. E... sì! Gli uomini erano lì [Kryon ride]. Sedevano in fondo, perché dovevano sentire, una volta l'anno, che cos'avessero da dire le donne. E percepivano la bellezza della spiritualità, del gioire, della sacralità, mentre sedevano lì, con le torce ardenti, in silenzio, rispettando ciò che sapevano che le donne facevano per loro, perché le donne in qualche modo sapevano come toccare il volto dello Spirito; [sapevano] comunicare con il Creatore: colei che diceva loro come pescare e dove, di stare attenti alle tempeste e quando sarebbero arrivate. E le donne hanno salvato innumerevoli vite con la loro intuizione.

Una volta l'anno, qualcosa di speciale accadeva, tutti insieme, e tutti vi partecipavano. Hai un anno, Mele'ha, se vuoi che accada. Non è poi così difficile con la tecnologia di oggi. Ma che evento sarebbe. La Sorellanza è grande e si amplierà. E ciò che è e ciò che rappresenta è l'amore delle donne in comunicazione con le donne e con la Sorgente Creatrice. È bellissimo. Voglio che evochiate una visione, proprio adesso, di com'era, quando il Sole era calato e le torce erano state accese, la brezza soffiava, e voi iniziavate. E le donne intorno al cerchio, a voce alta cosicché tutti potessero udire, cominciavano a celebrare ciò che era accaduto loro durante quell'anno, ricordando l'anno e parlando di chi era trapassato, in modo molto positivo. Tutti lo aspettavano con impazienza. Era l'evento culmine e ne parlo adesso, perché questa... beh... è l'ultima canalizzazione, forse l'ultima Sorellanza dell'anno, e magari questo sarà l'ultimo anno in cui non ci sarà alcuna cerimonia collettiva. Pensate a queste cose, a cosa significavano allora e a che cosa possono significare adesso, man mano che la Sorellanza inizia a laurearsi in qualcosa di più vasto, non di più vasto numericamente, ma più esteso nell'energia e nel proposito.

Grazie, Mele'ha, per quello che stai facendo per il Pianeta.

E così è.