Kryon canalizzato da Lee CarrollMVlogo

Monument Valley, 12-15 aprile 2017.

Canalizzazione 3

Traduzione di Gabriella Campioni – revisione di Gian Piero Abbate

audio originale 

 

(Meditazione iniziale di Monika Muranyi)

Vi invito a chiudere gli occhi e a prendere un respiro profondo. Mentre espirate, pensate al rapporto simbiotico che abbiamo con Gaia inspirando il suo ossigeno e restituendo anidride carbonica. Tutto ciò che abbiamo e facciamo è connesso a Gaia: questo è ciò che sapevano i nostri antenati. I nostri antenati erano anche connessi al Creatore attraverso Gaia. Il loro intuito diceva loro dove andare a cacciare; l’intuito diceva loro che il Creatore avrebbe provveduto a loro e alla loro vita all’interno di un cerchio e all’interno di un ciclo. Molti di loro sapevano che cosa sarebbe successo sul pianeta e che saremmo venuti qui e avremmo scelto il sentiero alto, il sentiero della coscienza elevata. E ora sta a voi: che cosa farete di questo, come comunicherete con Gaia, come comunicherete con gli altri? È vostra libera scelta: qualunque cosa sceglierete, la vostra decisione riceverà supporto e avete un’intera legione, un entourage di spiriti, angeli, energie benevole e Kryon proprio al vostro fianco, che vi seguono a ogni passo che fate. Riflettete su questo e sappiate quanto siete speciali.

(Lee Carroll)

Saluti, miei cari, Io Sono Kryon del Servizio Magnetico.

In questa terza canalizzazione rimane il messaggio riguardante Gaia. Per chi ascolta, presto sarà il tramonto e il gruppo attorno a me è in piedi – alcuni sono seduti – godendo quella che è ancora la Monument Valley e continuerà a esserlo per i prossimi giorni. Miei cari, queste canalizzazioni non sono lunghe perché voglio renderle un punto (a capo) alla fine della giornata, quasi una benedizione che ricorderete, e lasciare gli insegnamenti principali nelle ore del giorno. 

Allo scopo di farlo correttamente, ho bisogno che visualizziate una cosa insieme a me. Gli umani vanno forte con le storie, amano le storie, e i più grandi narratori di storie in tutti i tempi sono sempre stati gli anziani poiché avevano la saggezza e le informazioni maggiori. 

La storia che desidero darvi oggi è semplice, piuttosto corta, e riguarda un personaggio che utilizziamo spesso nelle parabole e il nome del personaggio è Wo. Ora, ogni volta che utilizziamo questo personaggio, vi dico che Wo non ha un genere, è un uomo-donna (Wo-Man), è entrambi, e deve esserlo perché questo particolare messaggio è per tutta l’umanità, ma in una storia lo rendiamo uomo, per questa volta. Wo era un uomo spirituale, un uomo ordinario, un uomo che viveva in una città come tanti di voi, aveva un buon lavoro e per tutta la vita Wo aveva costantemente cercato di rendere più alta la vibrazione fra sé e Dio. Wo era un uomo buono (ma) tutti gli sforzi che faceva non sembravano raggiungere (i risultati) dei suoi amici. Perciò cercava consigli, chiedeva: “Che cosa posso fare per ottenere alcune delle esperienze che avete voi, perché lo so che avete visioni!” Essi rispondevano: “Oh, sì!” – “come ci riuscite?” – “Wo, devi tenere lo sguardo (fisso) su Dio; devi meditare e pregare in modo da essere sempre disponibile alle visioni che arrivano, stare lì, riempirti della luce che giunge dal cielo!” Wo ci provava spessissimo, (cercando) di essere un pochino più elevato di quanto era, visualizzava fasci di luce provenienti dalle nuvole e da oltre, dal Creatore di tutto, forse persino dal Santo. Aveva udito di alcune visioni che avevano avuto i suoi amici; letteralmente, in una meditazione, di un’esperienza di uscita dal corpo in cui venivano trasportati in alto dagli angeli, in cui guardavano giù e vedevano tutte le cose, in cui avevano visto il volto del Santo… (Wo) era invidiosissimo, poi si rese conto che lui non era adatto. 

Wo voleva moltissimo questa cosa. Wo non pensava di meritarlo davvero, ma sapeva che i suoi amici l’avevano, perciò si faceva consigliare dalla sua chiesa; e la sua chiesa l’amava e gli dava buoni consigli: “Wo, devi riempirti della compassione del Santo. Wo, devi stare in ginocchio un po’ più a lungo, forse; metterci un po’ più di serietà e ci arriverai, Wo!” Erano consigli amorevoli, erano buoni consigli che aiutavano Wo a superare se stesso e a raggiungere una vibrazione più elevata. Ed egli tentò, tentò molte cose; ebbe consigli da molti amici… Ma ancora non funzionava. 

Wo non pensava che fosse un problema, no davvero; sapeva di essere amato da Dio, aveva un buon rapporto con lui; semplicemente credeva che, per via del valore che si attribuiva, quello era tutto ciò che poteva ottenere. E gli andava bene così. E poi accadde.

Quando non ve l’aspettate, spesso le cose vi accadono perché allora lasciate andare ciò che ritenevate necessario, o il senso di colpa o il disappunto. Ed egli lasciò andare tutto ciò. Era notte fonda, in realtà, quando Wo udì la voce: “Wo, vieni fuori!” Oh, lo sapeva, sapeva che cos’era, sapeva che stava per avere qualcosa di molto speciale: semplicemente, non se l’aspettava di notte! Uscì e la voce continuò: “Wo, desideravamo incontrarti! Oh, sei venuto, lo sapevamo che saresti venuto!” Ma poi egli si guardò attorno e non si aspettava quello che vide: il suolo sotto i suoi piedi luccicava come con una miriade di frammenti d’oro nel sole. Sapeva che stava cominciando una visione per lui, ma non si aspettava che sarebbe arrivata dal basso! Improvvisamente vide l’equivalente di migliaia di candeline tutte allineate che lo indirizzavano dentro la foresta che era dietro casa sua. Era stato in quella foresta molte volte, ma queste non lo stavano indirizzando verso qualcosa a cui era abituato: era in una visione! Egli vide attorno a sé il Piccolo Popolo che si aggirava e chiese: “Chi siete? Che cosa sta accadendo?” Ed essi dissero: “Siamo i deva della foresta, siamo coloro che ti aiuteranno nella visione. Vieni, Wo, percorri il sentiero della luce!” Egli lo fece e il sentiero lo portò molto dolcemente dentro una foresta fittissima, non quella a cui era abituato: incredibilmente maestosa, ma era illuminata: tutt’attorno a lui c’erano luci danzanti e apparentemente altri deva, forse persino fate, cose che volavano, luci ovunque. C’era musica o qualcosa di simile; c’era celebrazione: riusciva a udirlo e a percepirlo; egli era nella sua visione, era bellissimo; amava quello che gli stava succedendo: solo era così tanto diverso da quello che aveva pensato! 

Fu condotto in un cerchio, e il cerchio era molto ben illuminato, pieno di luce; poi si rese conto che gli alberi della foresta stavano cominciando a radunarsi attorno a lui. Allora percepì i rami che partivano dal basso e cominciavano a toccarlo molto dolcemente con le loro foglie, e quando lo fecero, si sentì attraversare da elettricità. Oh, che visione era! Si sentiva attivato ogni singola volta che i rami lo toccavano, quindi udì una voce collettiva da tutti gli alberi che non avrebbe mai scordato: “Grazie, Wo, per averci permesso di toccarti, oh, Santo!” Poi dissero: “Come in alto, così in basso.” E continuarono: “Hai il Creatore dentro di te, Wo, e questo e il motivo per cui ti chiamiamo Il Santo, perché è così che vediamo l’intera umanità. Siano benedetti coloro che sanno che l’amore della Terra è per loro!”

Concludiamo la storia qui. Wo ebbe la sua visione ed ebbe anche un messaggio: egli non sapeva cosa viene dall’alto, non è quello che pensate, ma è ai vostri piedi: toccate il suolo, la Terra vi conosce come Il Santo. Gli antichi sapevano questa storia e ora la sapete anche voi.

E così è.