Kryon canalizzato da Lee Carroll KryonTourInghT

tour in Inghilterra

MAGICAL MYSTERY TOUR

IL SACRO GRAAL

GLASTONBURY

16 MAGGIO 2018

Traduzione ed editing: Deva Mati

Revisione: Eleonora Manfredi

 

 

VIDEO SOTTOTITOLATO

 

 

 

 

DR AMBER WOLF

Che stiate mangiando o no, sentite le correnti di energia non solo al di sotto di noi, che sono molto forti, ma intorno a noi, che vorticano intorno a noi; le spirali di energia che ci connettono al Cielo e alla Terra, le spirali che provengono dal basso in senso orario e le spirali celestiali che discendono in senso antiorario e che si incontrano nel centro. 

Fate un'inspirazione profonda e lasciate semplicemente che la vostra pancia si ammorbidisca, lasciate che il vostro corpo si ammorbidisca e che si goda la Terra, il Cielo, la giornata, il maschile e il femminile che si sono uniti qui. Sicuramente moltissimi giorni di forte [energia] maschile e ora la Dea è qui. Lei è qui per portare equilibrio, non solo per creare delle Dee, ma per portare equilibrio e guarire la Terra e la coscienza del tutto. Perciò, mentre vi godete l'energia di questo luogo che arriva in così tante forme, permettetevi di percepire chi siete in quanto persona che è in equilibrio. Vi trovate tra il passato e il futuro, vi trovate nell'adesso, nel vostro proprio sacro spazio di equilibrio. E quindi, mentre il maschile e il femminile intessono le loro energie e la loro storia attraverso questo luogo, così lo fa la vostra vita, che vi ha condotti qui e che continua con i messaggi di Kryon.

 

 

 

 

Vi saluto, miei cari. Io Sono Kryon del Servizio Magnetico. Per chi sta solo ascoltando ci troviamo nell'Abbazia di Glastonbury, in un’area in cui c'è moltissimo misticismo. Per 29 anni, miei cari, vi ho portato cose piene di Amore, Compassione, Verità e di tanto in tanto ho riscritto la storia. Tutto questo per portare la verità nella sua forma più pura a qualsiasi Essere Umano che ascolta, in modo che sappiate di essere totalmente inclusi. Ed ecco un luogo che include pienamente chiunque ne calchi il terreno. Abbiamo cominciato questa specifica serie dal numero 1, con la storia del Viaggio dell'Eroe, ed essa include i molti Artù che hanno rivendicato di essere l'unico, o quelli intorno a loro che hanno rivendicato di essere l'unico, dando all'Essere Umano la percezione che c'è speranza in questo viaggio, che c'è il misticismo nel viaggio; tutte quelle storie che vi ho raccontato inizialmente, che hanno rafforzato l'Essere Umano nelle soluzioni, nel trovare la Luce e nello scoprire ciò che è introvabile. Questa è la sede di tutto ciò. Vi trovate in un luogo in cui la leggenda interseca la storia e la tradizione con il misticismo, in cui tutto è stato distorto e gran parte di esso è vero. E quindi ciò che fate è districare la verità da ciò che non lo è, o da ciò che è stato amplificato per il significato, oppure amplificato per la gioia, perché il Viaggio dell'Eroe è sempre uno e viene modificato sempre in modo benevolo. Gli eroi hanno camminato qui e hanno fatto ciò che hanno fatto, sono divenuti leggende perché avevano delle grandi conquiste da fare, molte cose da trovare e soluzioni all'impossibile. Vi ho già detto che ciò che alcuni di voi chiamano 'ley lines' e altre che chiamate le ‘linee di Gaia’, ciò che abbiamo descritto come la stessa Griglia Cristallina, tutto si incrocia qui in questo Nodo e perciò è un luogo di grande energia, che molti percepiscono.

Se qui non fosse accaduto nulla, vi dico che ad oggi continuerebbero ad esserci dei raduni, per sentire ciò che di eroico c'è in ciascun Essere Umano, di pacifico, con le mani sollevate per ringraziare Gaia. Ma sono accadute così tante cose qui e ve ne voglio raccontare una. Magari pensate "Qual è la travolgente leggenda qui? Qual è la ricerca più sacra e preziosa qui? Che cos'è che chiunque degno di nota sia stato qui conosce? E ne ha parlato?". E questo è il Sacro Graal. Che questa canalizzazione sia la storia del Sacro Graal. Lasciate che vi racconti la leggenda e c'è della verità qui, al di là della verità. Non è stata rivelata completamente a oggi, ma molta di essa è stata percepita. Ciò che è accaduto qui di molto significativo, riguardo alla cosa nella cui area vi trovate, ha a che fare con Giuseppe. E Giuseppe era lo zio di Gesù; lo era. Perciò era della famiglia. Tra pochissimo vi esporrò ciò che Giuseppe fece in aggiunta a ciò che fece qui e che mostra che era della famiglia. La leggenda e il misticismo dicono che Giuseppe arrivò dalla Palestina non molto dopo che suo nipote si trovava sulla croce e la leggenda dice che lui portò con sé la coppa del Cristo, lo stesso Graal, quello implicato nell'Ultima Cena. Ma non solo: la leggenda dice che ci fossero delle gocce di sangue in quella coppa, dal fianco ferito di suo nipote sulla croce. E ogni genere di cose è stato amplificato ed è sbucato fuori da quella leggenda. Dov'è la coppa? Il sangue era magico? Ciò che accadde qui ha subito dei cambiamenti quasi a ogni generazione. Ma c'è una verità all'interno della verità. 

Vi condurrò in un luogo che in moltissimi non vogliono in realtà visitare e, di nuovo, vi porterò in un luogo a Gerusalemme: nella sala superiore ci fu veramente un'Ultima Cena. E questo è l'inizio della leggenda di questa coppa del Cristo, del Sacro Graal. È stata amplificata per via del suo significato odierno, che non era nemmeno conosciuto allora ed è di questo che desideriamo parlare. 

Potete immaginare Gesù che dava l'addio ai suoi Apostoli. Ora, è importante per voi comprendere che essi non lo avevano capito, non lo sapevano. Gesù sì. E a modo suo stava dicendo addio. Diede loro segnale dopo segnale che sarebbe stata l'ultima volta che lo avrebbero visto, ma loro non lo capirono il fatto che tutto quello sarebbe giunto a una conclusione dopo i miracoli, dopo l'Amore e la Compassione che avevano visto proprio all'inizio di qualcosa di molto speciale. Ed ecco lì c'era il Maestro dell'Amore, in lacrime, che diceva addio. Maria Maddalena era lì al suo fianco, miei cari  - questo non è un mito - e lui stava dicendo addio a tutti. Nemmeno dopo che il traditore se ne andò, loro capirono che quella sarebbe stata l'Ultima Cena. La cena era per la Pasqua ebraica e tutto corrisponde: questa era la cena, questo era il pane azzimo. Tutti gli Ebrei, a prescindere dal sesso, persino a quel tempo, a prescindere da che cosa credessero, continuavano a onorare l'esodo dall'Egitto e la Pasqua veniva celebrata da tutti. E questa [cena] vi corrispondeva. Per molti lì era semplicemente un'altra cena di Pasqua. Che cosa stava dicendo il Maestro? Di che cosa stava parlando? Era criptico. Perché stava piangendo? Stava dicendo addio. Non c'era alcun segnale che dicesse 'Ultima Cena', non vi era alcuna indicazione per nessuno di loro sulla profondità dei giorni seguenti; stava facendo del suo meglio per dire addio a coloro con cui era stato, che lo avevano seguito, che avevano condiviso il viaggio e il cammino. Un giorno triste... loro non lo capirono. Tutta la storia evidenzia il fatto che loro si trovassero all'oscuro, fino a quel momento. Voglio che notiate chi mancava: Giuseppe. Non c'era a quell'Ultima Cena, non era lì. Difficile quindi per Giuseppe prendere la coppa, non è vero? Magari l'ha trovata successivamente tra i piatti sporchi... Ma non vi è alcuna storia riguardo a chi l'abbia intuito, a chi era d'accordo che quella fosse l'ultima volta che avrebbero mai visto il Maestro dell'Amore e che l'abbia messa da parte o presa o messa in una borsa. Nessuno lo fece. E Giuseppe non era nemmeno lì.

Questo è il primo mistero. Il resto è storia e ve ne ho parlato prima: l'uomo sulla croce, dopo tutte le sofferenze dell'andare per le strade e le stazioni. Ed era tempo di rimuoverlo dalla croce. Ora, ecco qualcosa che nessuno vi ha mai detto. Questa è una canalizzazione, perciò certamente siete liberi di non essere d'accordo, oppure di pensare "Beh, è solo una canalizzazione, non è la storia e quindi non è vero", ma tutte le raffigurazioni del Maestro dell'Amore sulla croce sono inesatte. Non esiste alcun modo in cui un corpo umano possa essere stato sostenuto da due chiodi, uno dentro ciascuna mano. Sarebbero stati strappati via, nell'arco di pochi momenti, dal peso del suo corpo. Sarebbero stati strappati via. E perciò i Romani lo fissarono alla croce con una cinghia e ciò lo mantenne saldo; i chiodi servivano solo per il dolore, erano parte della sofferenza. Per i piedi fu lo stesso, perché non lo fecero agli altri, ma a lui sì. Legato e trattenuto lì, fino al calar del Sole. Ho già detto in precedenza che le regole della crocifissione a Gerusalemme si trovano sui libri, ancora oggi: non si deve crocefiggere dopo il tramonto. Chi ci fu lì al tramonto a prendere il corpo? Un parente: Giuseppe. Non è interessante che i seguaci non fossero lì, che gli Apostoli non fossero lì? Maria c'era, ma Giuseppe fu il parente designato. Lo zio. Vi siete mai domandati perché gli altri non fossero lì? Miei cari, se ci fossero stati sarebbero potuti essere arrestati. Hanno mantenuto una distanza. Ma lo zio? A lui era consentito, perché era della famiglia. Quando arrivò il tramonto, prese il corpo e fu colui che lo portò alla tomba. Questa è la storia di Giuseppe, che costruì questa chiesa che vedete, o ciò che rimane della percezione di ciò che costruì. Alcuni hanno detto "Beh, parlaci di quest'area, di quest'area di Glastonbury. È possibile che Gesù sia stato qui?". Miei cari, lui è stato qui per 3 volte! Si impegnò moltissimo nel lavorare con suo zio nel commercio tra l'Inghilterra e ciò che era la Palestina. E quindi Gesù venne, conobbe la zona così come Giuseppe. La storia racconta che lui venne qui poco dopo la crocifissione: è qui che costruì la sua chiesa. Ecco un altro pezzo del puzzle: non venne da solo. Non serve alla storia raccontare chi fosse quell'Essere Umano che venne con lui, non ancora. Ma vi viene ancora detto profondamente che questo Sacro Graal venne con lui. 

Lasciate che vi dipinga il quadro di uno zio in lutto, ai piedi della croce sulla quale suo nipote stava morendo, visibilmente a ogni momento. E voi siete stati portati a credere che in qualche modo, in qualche maniera, a una cena alla quale non partecipò lui sia entrato in possesso della Coppa - una coppa che non era adornata da gioielli o dall'oro, ma che era probabilmente fatta di stagno, tra tutte le altre coppe - che in qualche modo lui si sia recato in quella stanza al piano di sopra, abbia trovato la coppa esatta e l'abbia presa con sé, e che in quei momenti di incredibile lutto e dolore lui abbia preso la coppa e raccolto un po' del sangue che fuoriusciva dalla ferita di Gesù, per poi riporla di nuovo nella sua borsa e dopo che tutto fu detto e fatto, l'abbia portata qui e sepolta. 

Miei cari, non c'è alcun Sacro Graal; non fisico, non fisico. Giuseppe sapeva qualcosa. Se vi poteste trovare nella chiesa, nella prima, quella che costruì lui, se poteste essere lì, non c'era alcun ritratto di un nipote morente! Nessuno! Era una chiesa gioiosa, riguardava l'Amore. Questo non esiste e ci saranno delle controversie in tutto ciò che dirò a questo punto. Se volete le controversie, guardate i rotoli che furono scoperti a Nag Hammâdi in Egitto: una discussione tra Giovanni e Tommaso su ciò che la morte riguardasse davvero. C'era disaccordo persino allora su ciò che si dovesse pensare riguardo a ciò che era accaduto! A ogni modo, Giovanni vinse quella disputa. Tommaso diceva che aveva tutto a che fare con l'insegnamento del Maestro: ci aveva mostrato chi potremmo essere, che cosa potremmo essere, la gioia che potremmo avere, la connessione con l'Amore, con la Sorgente e Giovanni diceva "No, aveva a che fare con la sua morte". 

Ma Giuseppe... lui costruì questa prima chiesa: una chiesa di Luce, una chiesa di gioia senza alcun ritratto del suo nipote morente, da nessuna parte. Vedete, il Sacro Graal è il ricordo di Gesù. È il Viaggio dell'Eroe, quando vi rendete conto che avete trovato voi stessi, avete trovato la gioia interiore, avete trovato il motivo stesso per cui la chiesa fu costruita proprio su questo terreno da suo zio, che sapeva. Che cosa divenne dopo? Con Papi e re, è la storia. Ma ciò che fu allora è contenuto nell'energia di questo luogo, di questo Nodo. 

Il Sacro Graal e dentro ogni singolo Essere Umano. Ascoltate! Non dovete essere Cristiani per comprenderlo, per capire che l'Ultima Cena fu un addio tra un uomo e i suoi seguaci; non dovete essere Cristiani per percepire la Luce del Creatore in questo luogo.  

Ciò che divenne e il misticismo che circola e tutto il marketing: dateci un taglio e il Sacro Graal è qui! E ve lo state godendo, perché è la profondità della Luce sul Pianeta.  

Quest'uomo cambiò il calendario, centinaia di anni dopo. Il vero e proprio calendario del Pianeta è cambiato per rispecchiare la sua vita, miei cari. Questo è il Sacro Graal, questa è l'influenza. Ma per definizione, il Sacro Graal è qualcosa di ricercato e desiderato e in molti lo hanno trovato. Anime Antiche, molti di voi lo hanno trovato e in molti continueranno a cercarlo. Non la Coppa fisica, che ancora oggi giace fatiscente tra i piatti sporchi [Kryon ride], ma il significato dell'uomo nella Prima Comunione durante la Pasqua, che disse addio ai suoi seguaci e passò attraverso qualcosa. Non è questo che vi chiede di attraversare, ma la Luce che c'era attorno a tutto, e la bellezza del messaggio del Maestro dell'Amore.

Un giorno questa storia potrà davvero essere vista, e altro, ma per ora vi chiediamo di percepire tutto questo e di comprenderlo e di demistificare molte cose che poi diventeranno pratiche per voi, in modo che possiate partecipare alla stessa ricerca, allo stesso Viaggio dell'Eroe, alle stesse soluzioni che in molti hanno. Ringraziate Giuseppe per tutto ciò che fece come zio di Gesù e per ciò che tentò di fare qui, costruendo la prima chiesa per onorare l'Amore. Grazie Giuseppe. 

E così è.