Kryon canalizzato da Lee Carroll

Tour in Egitto, febbraio 2017 Hathor

Tempio di HATHOR

tradotto da Laura Jelenkovich

revisionato dal Valeria Mirone

 

Saluti miei cari, sono Kryon del Servizio Magnetico.

Ci troviamo nel tempio di Hathor. Miei cari sto chiedendo al mio partner di andare piano. C’è grande misticismo qui, ci sono messaggi qui che vanno oltre ciò che gli Egiziani sanno esserci. Miei cari desidero rivelarvi alcuni concetti esoterici, cose che non vengono necessariamente credute da quelli che insegnano qui, perciò ci sarebbe grande controversia. Chiedo di nuovo il permesso degli Antenati e degli Antichi di dare questa informazione. Abbiamo iniziato a darvela nel tempio di Isis e ora riveleremo il resto della storia. Letteralmente scritte qui sui muri sono le storie che dovreste conoscere, che rappresentano cose di cui nemmeno gli Egiziani sono consapevoli. Miei cari questa cultura è speciale, perché è iniziata con la conoscenza della luce. Solo poche culture sono iniziate con la verità e questa è stata una di quelle. Fin dall’inizio loro parlano del Dio dei cieli, il processo di ascensione, il significato della luce, dei templi di luce, e  sono ossessionati dalle stelle e dalla vita dopo la morte. La maggior parte delle culture non ci arrivano, ma questa ha iniziato da lì. Ce ne sono state anche altre. E’ quasi come se avessero avuto insegnanti quando sono arrivati, e li hanno avuti. Miei cari, voglio portarvi da qualche parte, voglio portarvi nella storia, la storia esoterica di questo pianeta. Noi insegniamo, fin da quando Kryon è giunto qui, che la storia della creazione, la storia di Adamo ed Eva è la storia dell’essere stati inseminati dalle stelle. E coloro che ne sono responsabili sono quelli che provengono dalla costellazione delle Sette Sorelle. Ed è da qui che viene la sacralità del numero sette in tutto il pianeta. Noi insegniamo che avete l’energia femminile, la compassione della madre. Nella prima canalizzazione in questa terra vi abbiamo detto che avremmo rivelato queste cose. Vi abbiamo anche detto che per quanto indietro possiate andare in Egitto, per quanto indietro, più studiate lontano nel passato più importanti diventano le donne. Questa cultura non è l’unica. Voglio portarvi da qualche parte. Voglio portarvi indietro agli Aborigeni. La loro cultura è documentata come dieci volte quella dell’Egitto e se studiate la loro cultura vi diranno che la storia della creazione venne dai Pleiadiani. Gli Aborigeni non costruiscono strutture, non ci sono scritte sui muri, invece lasciano canzoni da imparare per miglia. La loro storia è scritta nelle canzoni e hanno luoghi sacri anche oggi e sostengono che i Pleiadiani sono il seme creativo del pianeta, e molto di più. Miei cari, voglio che lo capiate. Se andate oggi nei luoghi sacri degli Aborigeni sono tutti gestiti da donne. C’è di più. Ci sono luoghi intorno alla loro roccia sacra in cui non potete andare. E se chiedete perché vi diranno perché coloro i cui nomi non possono essere pronunciati vivono ancora lì. E quando gli chiedete come questo sia possibile vi diranno che è perché sono inter-dimensionali. Voglio portarvi all’Isola di Pasqua, nel mezzo del Pacifico dell’emisfero del Sud. Se chiedete a loro chi è stata la fonte creativa, in quel posto minuscolo, indicheranno una statua e diranno: sono i Pleiadiani. Parleranno dei sette viaggiatori. Se andaste nelle isole Hawaii, nel mezzo del Pacifico, tutto ciò che viene insegnato fin dall’inizio riguarda coloro che vennero dalle stelle. C’è una Kahuna tra voi, chiedeteglielo, quale sia davvero la storia. Vi abbiamo detto che quell’isola in particolare era isolata e chiamata Lemuria, e che aveva insegnanti donne che molti percepiscono essere ancora là. Lasciate che vi porti nell’antico Egitto. Voi sedete nel tempio di Hathor. Gli Egiziani, anche se avevano dei inter-dimensionali, sono estremamente lineari. La linearità è prevista nella coscienza tridimensionale di un umano.  Perciò tutto ciò che riguarda i loro dei e la loro mitologia è incentrata intorno alla procreazione lineare e alle regole della nascita. Avete il padre, il Sole, anche gli dei sono così. E vedete la loro progressione e i loro nomi, ma vi dicono che sono inter- dimensionali. Ora vai piano mio partner perché la prossima parte è quella che voglio che capiate. Come descrivereste qualcosa che è multidimensionale? Difficile. Ma la scienza subentra e lo fa per voi. Le cose multidimensionali sono spesso al di fuori della vostra realtà, sono in un cerchio del tempo che può andare in entrambe le direzioni. Non esiste il tempo in un’area di spazio multidimensionale. E gli Egiziani? Avevano ammesso che gli dei sono inter-dimensionali, multidimensionali, eppure non lo avevano messo insieme. Ci sono indigeni in Nord e Sud America che credono anche loro nei Pleiadiani. Parlano anche molte volte di mutar forma, con cui un’anima o un corpo o un dio possono spostarsi in un altro. E in quel modo la cultura rimane costante negli insegnamenti. Nella morte è simile: un’anima si reincarnerà e continuerà gli insegnamenti, come il Lama. E’ un sistema, nelle tre dimensioni, che permette uno spazio multidimensionale. Miei cari, ecco cosa voglio dirvi: ci sono più di una Hator, ci sono le Hathors, sono cugine prime, se vi va di chiamarle così, dei Pleiadiani. Cos’hanno in comune le culture che reclamano il seme delle stelle? Sono tutte donne, gli insegnamenti sono donne, devono esserlo, sono la mucca sacra, potreste dire. Rappresentano la Via Lattea. Non trovate interessante che le Dee dell’amore e della compassione e la Via Lattea siano in qualche modo correlate con la corrente precezione degli Equinozi? Perché quella informazione riguarda il centro della Via Lattea. Ecco cosa dovete sapere: ci sono state molte Hator, sono le insegnanti originali. Ora, questo gruppo lo ha già sperimentato e c’è una ragione per cui abbiamo fatto una cosa. Lasciate che vi dica cosa è successo a questo gruppo stamattina: dieci alla volta siete stati portati in una stanza senza luce, ed eravate assiepati in uno spazio intorno ad una statua molto scura, e vi è stato detto, in questo luogo chiamato Karnak, che la statua era troppo mistica per essere mossa. C’era paura, perché potevano sentire e percepire che qualcosa c’era là. Non c’era luce, eppure quanti di voi hanno percepito qualcosa? Non energia, ma vita. Era ancora viva. Il misticismo di tutto ciò di cui parliamo è il fatto che le Hator sono ancora qui. Sono le insegnanti originali, sono il seme biologico dell’Egitto, sono quelle che hanno insegnato originariamente il concetto di tempio della luce, di scala per il Paradiso, dando a questa cultura un punto di partenza di vantaggio, permettendole di trovare la propria coscienza, attraverso sei civiltà. Tremila anni. Era quella che non nominerò, era quella nella stanza buia una Hator? Sì. E l’avete sentita. La sentite qui? Perché sui muri che sono stati interpretati per voi c’è la storia degli Adamo ed Eva d’Egitto. Questo è il guardiano e la storia è la stessa che ha i Pleiadiani in Australia, Isola di Pasqua, Nord America, Sud America e Hawaii. Tutte donne, tutte insegnanti della bellezza di Dio, delle meraviglie del Paradiso, della dualità, dell’inizio della dualità dell’umanità. Più di una Hator, perché continuano a vivere nei nomi di altri dee che sono donne insegnanti. E voi avete fatto esperienza di una questa mattina. Perciò diamole un nome. Non il nome che vi è stato dato, quello il cui nome davvero non può essere pronunciato. Sono ancora qui. E coloro che studiano il misticismo nascosto dell’Egitto lo hanno sentito fin dall’inizio. Questa è la storia che vi volevo raccontare oggi, e quindi, in chiusura, dirò di nuovo, voglio che capiate: possiate sempre bere dalle acque del Nilo. Quella è la madre, quella è la vita, che va dritta al centro del cuore di questa grandeterra. E così è.