Kryon canalizzato da Lee Carroll tourIndia2017-1pt

Tour in India – ottobre 2017

canalizzazione del seminario del lunedì, Dharamsala 2

traduzione di Eleonora Manfredi

revisione di Leonardo Luca

 

 

Saluti miei cari, sono Kryon del Servizio Magnetico.

Siamo sempre a Dharmasala, che è il posto in cui il governo tibetano è in esilio. E’ un posto amato, conosciuto da molti. E’ un buon posto per me per continuare un discorso.

Il discorso è su un’Akasha rivelata. Miei cari non sempre, o anche non spesso, arriviamo a un avanzato stato di apprendimento o di informazione perché incontrate il problema di un insegnamento multidimensionale. E’ così difficile descrivere l’Unità che è veramente raggiungibile in queste Terre perché sorpassate la linearità e andate proprio oltre quello che vi aspettereste e questo è il motivo per cui spesso (vedete) si trova l’espressione l’esplosione dell’illuminazione.

E’ pressappoco come se andaste oltre un certo punto e poi improvvisamente ci fosse un’esplosione, un ahah!, e vi scopriste a pensare diversamente, a percepire diversamente, e tutto dentro di voi cambia.

E questo è quello per cui è conosciuta questa Terra: il raggiungimento del Nirvana, che è quello stato di Unità con tutte le cose, in modo da essere completamente in contatto con la scintilla di Dio dentro (di sé).

L’ultima volta che siamo stati insieme ho parlato dell’Akasha, vi ho dato suggerimenti su come lavora: è una zuppa di memoria, non è lineare, non è una libreria, come voi la percepite ed è difficile per ogni essere umano decifrare correttamente le sfumature di quello che chiamate i vostri registri akashici.

L’ultima volta vi ho detto che le cose che ricordate non sono quelle che pensate: non sono i visi o i tempi o gli eventi. Sono più le emozioni e i sensi, i profumi, i colori, e i ricordi dei suoni che in qualche modo possono improvvisamente richiamare dove siete stati o cosa avete vissuto.

Ora saltiamo nel personale: i visi, ma non sono necessariamente visi. Vorrei parlarvi di cos’altro l’Akasha ricorda e cosa c’è in quella zuppa. E cosa potrebbe esserci in quella zuppa se avete avuto un’esplosione di illuminazione?

Se foste capaci di raggiungere l’Unità, anche le percezioni dell’Akasha improvvisamente cambierebbero? La risposta è positiva.

Avete mai guardato qualcuno e detto che lo conoscevate? Per la maggior parte degli umani la risposta è affermativa: non dovete essere un’anima antica per ricordare queste cose. In qualche modo è familiare, e può non essere necessariamente un viso, ma c’è qualcosa nella personalità che cominciate a riconoscere, ma va molto al di là questo, miei cari.

Comincio a parlare di cos’altro c’è nell’Akasha.

Quando ho parlato al gruppo a Delhi ho detto loro che nell’Akasha c’erano pezzi e parti delle anime di coloro che avete amato e perso, questo è un pensiero molto evoluto, che non corrisponde necessariamente a quello che viene insegnato in queste Terre, ma comincia a spiegare alcune cose che sentite.

E’ possibile che coloro che sono morti nelle vostre vite, che sono parenti consanguinei, ad un certo livello stiano continuando il viaggio con voi? La risposta è affermativa!

Miei cari nelle vostre ore più dolci, quelli di voi che hanno perso i genitori, vi ritroverete a parlare con loro. Considerate per un attimo che potrebbe esserci un risveglio, un portale di accesso a sentirli in una maniera preziosissima?

L’Akasha nasconde così tanto e più siete in contatto con l’Unità di voi stessi e più ovvie queste cose diventeranno.

Pensate che sia possibile che tutti quelli che sono morti, che voi chiamate famiglia, siano ancora con voi in una modalità che è magnifica? Di nuovo, la risposta è affermativa.

Alcuni chiederanno come poter sviluppare di più questo: non è una questione di svilupparlo. Si tratta di permetterlo.

Di nuovo, la disconnessione dal processo è la risposta. Sganciarsi dalla linearità è la risposta.

Perché vedete e ponderate il fatto che dentro di voi ci può ben essere un pezzo e una parte di quello che pensavate di aver perso con (in) loro, e c’è, perché questo è un sistema elegante. E’ un sistema di illuminazione. Ci sono così tanti umani che non lo sentiranno neanche mai né lo crederanno, ma io ne parlo a voi in modo che voi possiate almeno sottoporlo ad esame di realtà, veridicità e forse anche applicarlo a quello che avete sentito da soli verso coloro che avete amato e perduto.

Il sistema esiste per una ragione: il sistema dell’Akasha, nella sua forma veramente basica esiste per il karma. Ma quando cominciate ad allargarlo e arricchirlo e cominciate a considerarlo con piena illuminazione, esplode con quello che contiene. E improvvisamente vi rendete conto che c’è così tanto in ricordi di cose buone, ricordi di sfide e anche della famiglia che è lì. Perché è messa lì?

Miei cari è messa lì perché non appena cominciate ad esaminare queste cose nella luce dell’Unità, nell’esplosione con cui vi riferite all’illuminazione, sussurra alla vostra anima, è un aiuto per l’Umanità che piange per quelli che ha perso, che desidera che tornino.

Questo è un meraviglioso regalo per voi, sapere che non siete mai soli e che un pezzo e una parte della vostra famiglia arriva da voi non appena essi lasciano in corpo: comincia entro un lasso di tempo di tre giorni. Ho una provocazione per voi tutti che state ascoltando questo: potete cominciare a insegnare presto ai vostri bambini che il giorno in cui chiuderete gli occhi, in quella che si chiama morte e transizione, passerete in parte in loro, così non saranno mai soli?

Un bambino che comincia ad ascoltare presto queste cose, comincerà ad accettarlo e ad avere un percorso migliore verso uno stato di illuminazione dell’Akasha, aspettandosi di provarlo, sapendo che voi ci sarete (con) il conforto che non siete andati via.

E’ per voi una cosa troppo strana da dire ai bambini? Potete vederne il senso? Essi poi lo aspetteranno, ne saranno confortati, sapranno che è la verità, riconoscendo che è qualcosa di reale.

Andiamo al punto successivo: questo non tutti lo raggiungeranno, ma nell’evoluzione della conoscenza dell’Akasha c’è qualcos’altro.

Potreste aver sentito che, specificamente in questa Terra, ci sono alcuni che sono diventati pienamente consapevoli e conoscono la loro successiva incarnazione.

Ora questo richiederebbe, un’Akasha estesa vero? Se vi riporto indietro agli insegnamenti originari, parecchi anni fa, ho parlato della Caverna della Creazione, della vostra Akasha e di come è conservata sul Pianeta e non lo lascia mai (questo Pianeta).

In transizione (dopo morti ndt) si va in quello che ho metaforicamente definito la Caverna della Creazione e si lascia l’essenza della propria Akasha e di quella che ho definito metaforicamente come una Sostanza Cristallina e la si riprende nuovamente quando si ritorna, non lascia mai il Pianeta, gli appartiene: Gaia sa chi siete.

Come sarebbe se raggiungeste un livello di illuminazione così elevato che immediatamente, siccome siete esseri umani, poteste viaggiare anche fino alla Caverna della Creazione e vedere cosa c’è dopo.

Questa è una cosa fattibile, miei cari, non per tutti ma per coloro che domandano se è anche possibile, ora vi ho solo detto come funziona e il fatto che è veramente possibile: potete scorgere il motivo di questo? Il motivo è che più è alto il livello a cui vi connettete all’Unità con voi stessi e con tutte le cose, più chiare diverranno queste cose.

E per coloro di voi che hanno problemi a connettersi, di nuovo vi dico: uscite dalla linearità, uscite dai processi, uscite dalle obiezioni, dai perché e dai percome e dai cosa succederebbe se. Questo è l’intelletto che si pone sopra di voi, che è anche veramente gran parte dell’ego, che analizza quello che pensate sia possibile o no.

Se potete liberarvi di questo e arrivare in un luogo in cui semplicemente siete, e l’essere che siete è Uno con tutto, per un attimo le cose cominciano a diventare chiare.

Non sono stanco (di ripeterlo), nella zuppa dell’Akasha c’è anche di più, perché l’Akasha permea il vostro DNA, è la vostra principale fonte di ricordi, condiziona così tanto di chi voi siete e vi aiuta a ricordare, vi dà la saggezza del percorso e del passato, e spinge avanti la vostra anima evolutiva.

Perché le vite precedenti che avete avuto, miei cari, sono (solo) esperienze e man mano che lo riconoscete e lo ricordate, come ogni altra esperienza, diventano (come) passi in un percorso scolastico.

Anime Antiche, siete stati in quei posti e avete fatto quelle cose e improvvisamente comincerete a ricordarvelo e non dovrete più farlo di nuovo.

C’è di più da insegnare, ma per ora è sufficiente (così).

Godetevi questo monastero in cui queste cose sono insegnate e in cui ci sono coloro che diventano Uno con ogni cosa.

E così è.