Kryon canalizzato da Lee Carroll tourIndia2017-1pt

Tour in India - ottobre 2017

http://audio.kryon.com/en/INDIA-Seminar1.mp3

Delhi seminar 1

Traduzione di Gabriella Campioni

Revisione di Gian Piero Abbate

Saluti, miei cari, Io Sono Kryon del Servizio Magnetico.

Il mio partner ha atteso a lungo che mi deste il permesso di trovarmi in questo luogo, questo luogo di purezza, intuizione e origini: 28 anni per riuscire a essere qui, percepire l’energia e sapere quello che c’è qui. È un tempo speciale, un giorno speciale. Voglio parlare di alcune cose, ma tra voi ci sono moltissimi che non hanno mai percepito questo dal vivo prima d’ora, non in questo modo. Il mio partner è connesso all’altra parte del velo (per quello) che canalizza, e per il processo di ciò si fa da parte. Farsi da parte non è un’esperienza fuori dal corpo, miei cari, questo non è più necessario. Egli ascolta, comprende, può ricordare quanto si va dicendo. È quasi come se si trovasse nella stanza accanto con la porta appena socchiusa.

C’è così tanto, qui! Miei cari, io conosco ognuno di voi. Questo è difficile per voi? Io non sono un’entità, sono un pezzo dell’intero e lo stesso siete voi. Se doveste definire Dio,  come sarebbe? Dove sarebbe? Che cosa questo ha significato per voi in passato? Dove vi porta proprio ora, mentre ascoltate questo messaggio? Se vi dicessi che dentro di voi c’è qualcosa, un’essenza - qualcuno l’ha chiamata anima – ed è per sempre? Oggi è umana, qualche milione di anni fa sarebbe potuta essere pleiadiana; un milione di anni prima di ciò stava guardando l’avvento dei pianeti; un miliardo di anni prima di ciò stava guardando l’universo iniziare in certi luoghi; 14 miliardi di anni prima di ciò era in un altro universo… Miei cari, voi siete eterni! L’eternità di ciò che è in voi vi dà quella che è la saggezza, la purezza, la consapevolezza di ciò che sta accadendo sul pianeta proprio ora.

Voglio parlarvi di questa purezza che il mio partner ha percepito: non ha mai percepito nulla di simile perché su questo pianeta non c’è nel modo in cui è dall’altra parte del velo. Questa canalizzazione riguarda l’energia; la prossima canalizzazione riguarderà le informazioni. Voglio dirvi che cosa c’è in questa purezza, che cos’è che potete percepire quando vi connettete. Non sto parlando delle informazioni che otterreste necessariamente sulla vostra salute per la vostra vita, o su come fare questo o come fare quello. Sto parlando della connessione: che cosa si prova, che cosa c’è lì? Sapete perché vi conosco? Perché non c’è alcuna separatezza in Dio: c’è soltanto una ‘unezza’* di Dio. Questo significa che tutti voi insieme siete un frammento della ‘unezza’* di Dio. Vi conosco perché siete parte di me e io sono parte della ‘unezza*’ di Dio. Sul pianeta ci sono molti di quelli che chiamereste frammenti di Dio ai quali avete assegnato il compito di aiutarvi, di combattere le vostre battaglie o di spazzar via le negatività; oppure li avete assegnati alla vostra salute, alle vostre relazioni o alla durata della vostra vita, ma, miei cari, c’è una sola Sorgente. Io rappresento la Sorgente mentre vi sto parlando ora e voglio dirvi che in questa sala sta iniziando un raduno: in effetti era già qui prima che arrivaste, ma proprio ora stanno arrivando altri ancora. Qualcuno di voi lo percepirà, qualcuno lo sa e qualcuno di voi assolutamente ricorderà questo giorno. Perché, se cominciate a comprendere che cosa sta accadendo in questa sala proprio ora e vi connettete alla ’unezza’*, alla ‘unezza’* di ogni singolo sistema spirituale di questo pianeta, c’è solo un’unica Sorgente, un albero… Se cominciate a connettervi alla Sorgente Una, tutto il resto se ne va: tutte le scatole, le regole, tutti i ‘questo sì e questo no’, tutti fabbricati dagli umani riguardo a Dio, ma non richiesti da Dio.

Voglio che sappiate chi sta cominciando ad arrivare perché nel sistema dell’Akash c’è una bellezza di cui molti di voi non hanno mai sentito parlare. L’Akash non è semplicemente un registro! L’Akash che ognuno di voi porta con sé (è) la storia della vostra esperienza sulla Terra, che però non è solo l’esperienza… Oh, miei cari, come posso spiegarvelo? Queste cose sono seppellite in luoghi profondissimi del vostro DNA, arrivano con voi quando nascete; è un lignaggio di chimica e anche di esistenze. Molte volte non sono le stesse: le esistenze possono essere diverse dal lignaggio che portate nella vostra chimica, ma ci sono tutte come energia per voi. E con questo, con quest’Akash, arriva qualcos’altro che non vi aspettavate. C’è un sistema, miei cari, e il sistema dice questo: quando trapassate, un frammento e una parte della ‘unezza’* della vostra anima passa ai vostri figli. Essi lo portano con sé nel loro Akash, un frammento di voi e della loro esperienza: non è lineare, e quanti vi hanno detto che lo è sono in una scatola di insegnamento lineare perché non sanno altro che questo. Coloro che avete amato e perso sono nel vostro Akash proprio ora. Avete mai avuto quello che è un odore, ad esempio, di un genitore che avete perso, proveniente dal nulla? Sono loro che dicono: “Sono ancora qui, sono ancora qui, sono ancora qui, sono ancora qui…” Nell’uditorio ci sono coloro che hanno perso dei figli, ed essi sono ancora con voi, semplicemente vi daranno dei segni che sono assai positivi come prove: “Mamma, sono ancora qui; papà, sono ancora qui, sono ancora qui, sono ancora qui!” C’è un compito che avete: che starete con loro per il resto della loro vita e i loro figli andranno nel loro Akash. È più di un registro! Contiene molto di più perché è in simbolo dell’amore di Dio per l’essere umano così che possiate andare avanti non nel lutto, ma nella gioia, e questo è ciò di cui voglio parlare.

Che cos’è, dalla parte del velo, che percepireste per primo? Che cos’è l’amore per voi? Mamma, che cos’è l’amore per te e per tuo figlio? Permettimi di chiederti questo: quando pensi alla nascita dei tuoi figli e al giorno in cui è avvenuta, sei funerea? Oh, potresti amarli e quello potrebbe essere il giorno più grandioso della tua vita! Ma non sei funerea, non sei triste, non sei arrabbiata: sei piena della gioia e dalla risata più belle che sono possibili per un essere umano. Vuoi cantare ai cieli della forma di vita che è arrivata da te. Oh, datrice di vita, donna, ascolta: questo è il giorno della celebrazione! C’è Dio sopra questo? Pensi che sotto questo ci sia Dio? Quello che sto cercando di dire è questo: che dall’altra parte del velo c’è gioia e riso proprio come quando hai il figlio! Non giudizio, non rabbia, non disappunto: questa è la purezza dell’amore. Il mio partner vi ha detto prima che c’è un modo per capire se uno è connesso o no. C’è un modo per capire se siete connessi o no. Quando qualcuno è davanti a voi, sentite la gioia? È semplice, miei cari. Se un qualche insegnante elevato si trova davanti a voi e ciò che ha è serietà totale, richiede questo o quello e mostra un qualche tipo di saggezza per questo o quello, se non vedete la gioia, correte via in direzione opposta! Perché l’amore di Dio è un qualcosa che vi riempie della gioia e del riso più stupefacenti, e che passa attraverso il velo. E tu, datrice di vita, donna, lo sai come la si prova al momento della nascita e del rilascio e (con) tutto il dolore che hai provato, quando vedi il neonato per la prima volta, tutto ciò che vuoi fare è ridere e cantare gioiosamente… Questo è Dio.

Voglio che lo proviate proprio ora perché in questo luogo, proprio ora, c’è la capacità di connettersi oltre ciò che pensavate; siete nel posto giusto al momento giusto per la connessione: una connessione alla più pura purezza. Che cosa succede quando vi connettete? Le cellule del vostro corpo lo sanno tutte; i trilioni di frammenti di DNA lo sanno tutti, perché questo è ciò che cominciate ad attivare all’interno delle vostre cellule: i frammenti d’oro della gioia. L’oro rappresenta la saggezza e la connessione diretta con Dio. Essi cominciano a vibrare insieme nella ‘unezza’* e finalmente – finalmente! – dopo tutti gli intellettualismi che potreste aver avuto in passato e le domande, all’improvviso non c’è alcuna domanda: solo amore. E quando prendete il respiro profondo della comprensione, tutto è possibile perché siete connessi alla Sorgente della gioia, della guarigione, della coscienza, della vita. Quanti di voi sono consapevoli che la connessione alla gioia di Dio vi permetterà una vita molto lunga e che una disconnessione vi abbrevia la vita? Lo sapevate che nella vostra struttura cellulare c’è una programmazione per la vostra morte? (È) un orologio che ticchetta, che misura i giorni e le notti e, a meno che non gli parliate, o a meno che non vi connettiate a esso, fa quello che fa e la chimica vincerà. Ma non appena vi connettete, ogni cellula lo sa, e cominciate a cambiare l’orologio, cominciate a cambiare i compiti di ogni singolo processo nel vostro corpo. L’avete visto, qui, vero? Sapete di che cosa parlo, vero?

La connessione è personale, non ci si connette per altri; vi connettete con voi e con la vostra anima. Conosco i vostri nomi, so  quello che avete passato, so che cosa vi ha portati qui e voglio che sappiate queste cose, voglio che proviate l’esplosione di cose che non vi aspettavate e di ciò che vi porterete da questo luogo e rimarrà per il resto della vostra vita se davvero vi connettete in questo momento, in questo giorno, con Tutto-Ciò-Che-È. Voglio che vi fermiate solo per un momento, è una cosa tradizionale, a pensare a queste cose, a goderle, solo un momento prima di continuare. (PAUSA)

Se essi fossero realmente qui? Se coloro che avete amato e perso vi stessero guardando adesso e vi dicessero: “Ben fatto, figlia mia, figlio mio!” Se la ‘unezza’* vincesse su qualunque altra cosa? Vince sull’intelletto, vince sulle emozioni di cui vi hanno parlato, vince sulla grande bugia che dice che se ne sono andati per sempre! Voglio che insegniate bene ai vostri figli che, quando il vostro corpo smette di respirare, semplicemente cambia energia e va da loro. Se accetteranno vi percepiranno per sempre, mamma, papà, proprio come voi percepite coloro che avete amato proprio ora.

Questa  è la ‘unezza’*. Non c’è un modo migliore con cui io possa insegnarla a un essere umano se non correlarla con ciò che pensate essere la morte, perché non lo è. Osate sorridere gioiosamente quando pensate a  chi è dipartito invece del lutto o del dolore? Se ci riuscite, questo è il coraggio di ciò che è luce e connessione! Se riuscite a sentire la gioia della ‘unezza’*, siete connessi.

Oh, miei cari, la connessione è prioritaria, viene prima di qualunque altra cosa. Ci sono alcuni, in questa sala, che sono venuti per una guarigione: vedete, so chi è qui, lo so davvero; so che cos’avete passato. Sta avvenendo una guarigione persino nel gruppo che non è locale perché questo è il tempo (giusto): avete creato un portale di ‘unezza’* in cui state nuotando al momento. C’è una grandissima attività qui, alcuni di voi riescono a percepirlo e selezionano ciò che potreste avere e potreste accettare, e il corpo lo sa.

Magnifici, tutti voi. Degni, tutti voi. Potrebbe non essere quello che vi è stato insegnato, ma risuona di verità. Quando tornerò, voglio dirvi qualcosa sul luogo in cui vi trovate, su ciò che è accaduto in questo angolo di terra: non la nazione, ma la regione, che forse rappresenta un sesto dell’area del pianeta ed è diversissima da qualunque altro luogo. Quindi vi dirò perché e vi parlerò un po’ di come è stata creata. Non è la storia dell’India: è il lignaggio di Dio, di coloro che l’hanno posta qui per voi.

Ho da chiedervi una cosa: in base alla logica, se chiedete a un certo numero di bambini di cercare un premio dicendo loro che l’avete nascosto attorno a una certa foresta e che, quando lo troveranno, accadrà qualcosa… Se fai questo, caro adulto, lascia che ti chieda questo: faresti sì che il bambino innocente cerchi un premio che tu hai trattenuto, che non è mai stato lì, oppure lo nasconderesti con cura, appena un po’ fuori dalla vista, così che possa trovare il seme, il premio, la bellezza, l’oro? La risposta è, adulto, che in effetti pianteresti il premio, non vorresti che (il bambino) cercasse inutilmente o che non scoprisse mai qualcosa che è bellissimo. Il premio è molto prezioso, questa è una metafora. Vi dirò di più tra poco.

E così è.

  

*’Oneness’ è una parola il cui corrispettivo italiano ‘unità’ fa tuttavia pensare a un ‘assemblaggio’ di parti preesistenti. ‘Oneness’ richiama invece il fatto che, come Dio, tutto è originariamente e intrinsecamente una cosa sola, inscindibile ed eterna pur essendone noi frammenti ‘derivati’. Nel tentativo di rendere l’idea, qui è stata tradotta con ‘unezza’.